Un romanzo distopico come pochi ne ho letti da scrittori italiani: avvincente, credibile con quella sensazione di precarietà e paura che accompagna fino all’ultima parola.
È un romanzo davvero molto intenso, profondo che va letto con tranquillità e, secondo me, va anche riletto per capirne appieno tutte le sfumature.
Ho trovato la narrazione davvero sensazionale e unica. Il passato e il presente sembrano fondersi inevitabilmente, tanto che lo stesso Johnny alla fine si troverà a combattere al fianco di Ernesto, come aveva fatto in precedenza suo padre, per mettere l’ultimo tassello di quella che è stata una sanguinosa guerra.
Complimenti alla scrittura di Francesco Nucera, fluente e ricca di particolari che caratterizza il romanzo. Una lettura stimolante e piena di spunti di riflessione su come meglio agire per il bene dell’intera comunità.
Quello che vi posso dire è che si tratta di un personaggio fantastico, ben costruito, reale. Alla fine, non esagero, sembra di averlo realmente conosciuto, come e forse persino meglio di come abbia fatto Johnny.
07 maggio 2018, su BOOKS AND MORE
Un romanzo di azione e intrighi, una storia sempre pronta al colpo di scena (un po’ alla Dan Brown, per intenderci), a tratti con scene crude, che nel finale non lascia nulla in sospeso, ma riesce a dipanare ogni singolo nodo.
18 maggio 2018, su Luci della Bisalta
Da buon romanzo qual è, in Ernesto la politica, la nostra, è solo il pretesto per parlare di qualcos’altro. C’è una chiave di lettura nascosta negli incisi della mirabolante storia di Ernesto, che il nostro protagonista, Johnny, non coglierà se non alla fine della storia. A noi lettori tuttavia viene fornito un importante indizio da subito.