Apocalisse Zombie: Dress Code!

Come ogni party che si rispetti, l’apocalisse zombie ha un dress code ben definito. Non c’è da stupirsi, in fin dei conti sarà un evento unico, probabilmente irripetibile.

Non credete di poter aggirare la cosa, ogni personaggio ha il suo abbigliamento riservato da cui non può scappare. Nei primi giorni ci saranno telecamere in ogni angolo, pronte a immortalarvi e tutto dovrà essere perfetto. Non sarà facile guadagnarsi il primo piano che farà il giro del mondo, quindi fate attenzione a queste indicazioni.

Gli zombie:

Dovranno presentarsi in pantaloni e maglietta. Concessi camicia strappata e abito da sera.

Buoni anche gli indumenti di lavoro: camici bianchi, divise sportive o militari, salopette da operaio… ma niente colori sgargianti. L’apocalisse è un posto triste!

Sì ai fiori, a patto che siano rosso sangue.

Vestiti da cerimonia vanno benissimo, purché pomposi e di cattivo gusto.

I bambini devono indossare grembiuli scolastici. In alternativa vanno bene anche i vestiti da “Prima Comunione”. No a mise da mendicante: l’apocalisse è già abbastanza triste così.

Treccine e gadget che inteneriscono sono graditi. I peluches garantiscono la presenza in prima fila nella mandria.

Come non concedere una pagina di giornale a una bambina così tenera?

Gli anziani hanno piena libertà, tanto sono relegati a posti meno visibili. La mandria deve trasmettere inquietudine e paura, cosa che loro non possono garantire. Un’eccezione per quelli che accompagneranno i bambini. L’accoppiata nonno/nipote viene ricompensata.

Macchie di sangue, sporco e strappi verranno forniti dall’organizzazione.

Orda monocromatica con pantaloni e maglietta…

AGGIORNAMENTO: vista l’attuale politica, la prima fila è concessa a chiunque manifesti in maniera palese l’appartenenza ad altre etnie. Buone anche magliette di Che Guevara o bandiere della pace. Tenute da drag queen in attesa di esame da parte di Pillon.

Ricordate che la mandria rappresenta il nemico!

Il nemico ha una faccia ben nota…

Sopravvissuti:

Partendo dal presupposto che il sopravvissuto nei primi giorni indosserà ciò che capita, quando l’apocalisse sarà ormai palese dovrà avere dei vestiti ben precisi.

A quel punto le telecamere non ci saranno più, o comunque non ci saranno più telespettatori. Quindi, al bando l’apparenza e sotto con la praticità!

Scordatevi tutto quello che avete visto al cinema, se siete ragazze non pensate minimamente a vestiti in stile Mila Jovovich in Resident Evil.

Comprendo il bisogno di sentirsi donne anche durante l’apocalisse, ma tutta quella pelle scoperta è un invito a nozze per morsi e graffi. Certo, trovereste stormi di uomini disposti a proteggervi ma alla lunga non credo che sopravvivreste.

Per sopravvivere il consiglio è di coprirsi, possibilmente con materiali anti-morso. Il più comune è la pelle. Sì all’abbigliamento da motociclista, stivaletti compresi. Magari perderete un po’ d’agilità, ma in mischia avrete più possibilità di riportare la pellaccia a casa. L’unica cosa che eviterei è il casco che limita un po’ troppo la visuale.

L’alternativa più valida sono i vestiti in neoprene, materiale usato per le mute da sub. Allora sì che potrete urlare a pieni polmoni: “Avanti fottuti zombie, provate mordermi adesso!”

Il problema delle mute da sub è che, se possibile, sono ancora più scomodi di quelle da motociclista e non ho la più pallida idea di come si possa andare in bagno quando le si indossa. Però hanno il vantaggio di coprire le orecchie e parte del volto, magari non quella nella immagine, ma Lazzaro di “Il cacciatore di zombie” è troppo divertente.

Altro materiale anti-morso è la gomma. Ora, se i primi due erano abbastanza semplici da trovare questi sono decisamente più rari. Ci sono diversi vestiti fatti in quel materiale, ma i più facili da reperibile sono questi:

Non fate così, non è il momento di fare i moralisti, qui c’è da sopravvivere.

Guardate che spettacolo, non c’è un centimetro di pelle scoperto (fate attenzione perché alcuni modelli hanno delle parti scoperte nei punti più impensabili). Pesino il viso è coperto!

E poi la praticità… Questi vestiti son stati pensati per lavare via qualsiasi tipo di liquido. Sarete i sopravvissuti più puliti vi visti.

E poi, con un po’ d’immaginazione potrete fingere che sia un vestito da supereroe!

Insomma, scegliete l’abito che fa per voi ma fregatevene delle apparenze: la sopravvivenza non è una questione di mode!

E voi, avete suggerimenti?

 

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2 commenti su “Apocalisse Zombie: Dress Code!”

  1. E io che credevo stessi organizzando una festa a tema o quantomeno una sessione di training per prepararci all’apocalisse.
    In ogni caso sconsiglio la tuta da motociclista… limita i movimenti, non riesci a correre e alcuni punti sono elasticizzati e non in pelle!
    Tanto vale una divisa da vigile del fuoco… secondo me resiste bene anche ai morsi!

    1. Prima o poi riuscirò ad organizzare dei veri corsi di sopravvivenza. Per ora possono fruirne solo i miei figli.

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